
ENZO CASAGNI: un poeta che sa trasmettere emozioni
Latina è una città modernista, nata dalla mescolanza di popoli, tradizioni e forme dialettali pregresse, in questo contesto di “non identità”, si è sviluppata un tipo di cultura che ha invece facilitato l’apertura verso l’altro. La poesia è un veicolo di trasmissione di sensazioni positive, che riesce a toccare i punti di sensibilità dell’individuo, diversi sono i personaggi nella nostra provincia che si distinguono nello scrivere poesie e prediligono questa forma culturale, tra questi, particolare menzione, merita Enzo Casagni. Lo abbiamo incontrato in un bar di Latina, e in compagnia di un gradito caffè, con voce bassa ma rassicurante, Enzo dimostra di avere delle idee chiare. L’interlocutore ci conduce all’interno di un breve ma intenso viaggio dentro la sua poetica, dentro quel suo mondo personale, nel quale le parole cercano di illuminare il suo istante di esistenza.
-Enzo ci puoi parlare di te?
Sono nato a Roma il 7 ottobre 1941 ed ho frequentato il liceo classico Gian Battista Vico sempre a Roma, gli studi classici hanno influenzato molto la mia sensibilità riguardo la poesia, in quanto i miei autori preferiti dell’antichità erano Catullo e Saffo e nei tempi più moderni Leopardi e D’Annunzio, di lui soprattutto intendo menzionare una poesia in particolare, “la pioggia nel pineto”, che mi ha dato la giusta musicalità del verso. Ci tengo a sottolineare che della poesia, a me interessa la musicalità del verso e fintanto che non ho raggiunto quella musicalità, io la poesia non la considero conclusa.
-Quando hai iniziato a scrivere poesie?
Ho cominciato a scrivere da giovanissimo, avevo diciassette anni e le trascrivevo in un libricino, poi quando ho conosciuto Cristina, e ci siamo sposati, non ho più scritto niente. Ho cominciato a riscrivere poi, quando Cristina se n’è andata quattro anni fa, perché quel dolore così forte mi ha dato l’energia per tirare fuori quello che io avevo dentro.
-Come mai questo tuo grande amore verso Cristina ti ha fatto sopire questa tua grande passione per la poesia per tanti anni?
Sai questa domanda me l‘hanno fatta in parecchi, ma io avevo Cristina e non avevo bisogno di esprimere niente più.
-So che hai ricevuto dei premi importanti con le tue poesie, puoi menzionarli?
Si ho ricevuto delle menzioni d’onore e sono ancora stupito perché non mi aspettavo tutti questi riconoscimenti, la mia trilogia autobiografica è composta da: Cristina- Enzo, storia di un amore, poi Enzo e l’incontro con Gesù e le Scintille d’amore. Queste tre raccolte mi hanno portato a ricevere un titolo accademico honoris causa da parte di una Accademia napoletana intitolata ad un cantastorie napoletano del 500. Altri miei due libri di poesia hanno raggiunto una menzione di merito da parte di un concorso internazionale intitolato alla moglie di Quasimodo, Maria Cumani con il figlio Alessandro come Presidente. Inoltre ho ottenuto riconoscimenti da parte della Casa Editrice, Pagine di Roma, della Aletti Editore e di Penna d’Autore di Torino. Grande è stata la mia soddisfazione, per questi riconoscimenti, ma sono ancora sconcertato perché è un qualcosa che non mi aspettavo. Una carissima amica ultimamente mi ha detto: Enzo ma solo tu sei quello che non riesce ancora a capire che sei una persona speciale, il mio impegno mi porta ad avere contatti anche fuori dei confini nazionali. Su fb infatti mantengo rapporti con una poetessa del Libano, con una poetessa siriana, ultimamente con una poetessa francese che si trova a Liegi, così come un’altra in Algeria, tutte queste persone mi hanno cercato per le mie poesie, che io pubblico volentieri anche su fb.
-So che hai dei progetti per il prossimo futuro
Si, mi sto preparando per partecipare a quattro concorsi internazionali, due che scadono a metà ottobre e due che scadono a fine anno ed uno riguarda un concorso internazionale intitolato ad Alda Merini che è una delle mie poetesse preferite.
-Quante poesie ricordi di aver fatto fino ad oggi?
Guarda, le poesie che ho scritto sono più di trecento, raccolte in otto volumi, tra i libri particolari che vorrei menzionare c’è “Damasco 79, Odissea di un Amore” che è nato quasi per caso, conoscendo una ragazza che ha stretto con me un’amicizia importante. E’ una donna molto più giovane di me, quindi un amore impossibile, ma importante, pertanto è un rapporto che nulla chiede, ma offre solo. Questo libro è nato per caso e l’ho spedito alla edizione Aletti, in seguito ha ricevuto una menzione d’onore e una menzione speciale per le opere complessive dei due libri, sia Damasco 79 che Crispelle 34. La mia soddisfazione non è tanto a livello personale, in quanto non scrivo tanto per me, quanto invece per donare agli altri le mie emozioni, i miei sentimenti, ciò che provo realmente e che voglio trasmettere. Per questo, porto sempre con me nel mio borsello copie di mie poesie, ed a volte regalo la mia poesia ad una persona che rimane a sua volta stupita, che poi a sua volta si commuove.
-E’ stata importante la tua grande fede religiosa per stimolarti a creare tutte queste poesie?
Più che all’aspetto religioso che ritengo una nicchia particolare, preferisco parlare dell’ aspetto spirituale che è più ampio e profondo ed avvolge qualsiasi persona, anche di idee diverse, io nelle mie poesie pongo spesso degli interrogativi che creo apposta e così le persone si sforzano a trovare una risposta. La nostra vita è come una linea retta infinita che inizia da Adamo, questa che noi viviamo è un segmento della retta infinita, noi siamo il risultato di vite precedenti. Mi sai spiegare perchè padre Pio a dieci anni ha fatto risorgere un bambino che stava morendo? Come ha fatto? E’ un dono che già aveva, altrimenti come poteva fare? O un Beethowen che suonava musica senza conoscerla. Una cosa a cui tengo tantissimo è quella di promuovere l’amore che è l’unica arma che può vincere qualsiasi cosa e non dobbiamo dimenticarci mai di questo. L’uomo è stato creato solo per amare e ritrova se stesso solo amando, questa è la mia esperienza.
-Sono al corrente che fai parte di un gruppo religioso, ce ne puoi parlare?
Io faccio parte della realtà spirituale dei Compagni di Gesù crocifisso, scalzi e calzati da Cristo fin dal 1986 e iniziai questo percorso insieme a Cristina, che è stata per tanti anni la mia adorabile moglie. Il mio impegno dura ancora oggi, pertanto ci tengo a far sapere che il nostro gruppo tiene due trasmissioni in diretta TV sui seguenti canali: SL48 il lunedì alle ore 20,30 e su Latina TV il venerdì alle ore 21,15 con possibilità di interventi in diretta.
– Da cosa si differenzia questo gruppo religioso rispetto ad altri?
Noi abbiamo come punto di riferimento la scrittura, quello che Dio ci porta a conoscere, che è la realtà di ciò che Gesù ha vissuto realmente. La nostra vita si deve rispecchiare in quell’uomo che ha sacrificato se stesso per noi e che ha detto, io sono la Via, la Verità e la Vita e non abbiamo altre alternative. L’uomo è espressione della sua umanità, ma l’umanità così come la carne è debole, lo si può constatare anche dalla storia dei papi che è una grande testimonianza delle debolezze umane. Il nostro punto di riferimento deve essere sempre lo Spirito Santo che non ci distoglie mai dalla Verità: è lui che testimonia che Gesù è l’esempio vivente e l’uomo deve aspirare a ritornare là da dove è venuto, perché secondo me la sua casa è il cielo e non la terra.
Grazie Enzo
Rino R. Sortino
Complimenti e sono orgogliosa del nostro poeta e ambasciatore DILA per il Libano e di Rino Sortino per il suo articolo che evidenzia le doti del nostro amato Enzo Casagni