
Il regista Tony Paganelli presenta il suo ultimo progetto televisivo: la pietra della veggenza
Tony Paganelli, è un Regista e sceneggiatore italiano di grande esperienza nel settore cinematografico. Prossimamente il 26 agosto in Abruzzo, inizieranno le riprese del suo ultimo progetto, un gotico thriller che scorre nel tempo tra passato è presente. Sarà rappresentato in diverse puntate attraverso una serie televisiva e la storia ruota attorno alla ricerca di un manufatto storico “ la Pietra della Veggenza”, di grande potere e valore che apparteneva all’ultimo Gran Sacerdote dei Cavalieri templari. Questo prezioso oggetto sarà fortunatamente ritrovato dopo secoli d’oblio e a seguito di questa scoperta, si scatenerà il desiderio di possederla. Il tutto è arricchito da una serie di vicende ricche di colpi di scena immerse tra duelli, tradimenti, sete di potere e di vendetta, omicidi, seduzioni e passioni. Una miscela di sensazioni che il telespettatore non riuscirà a non rimanere coinvolto. La prima parte delle riprese è ambientata nel passato, precisamente nel periodo del Medioevo del 1300, poi attraverso la “magica” pietra, che altro non è che un portale che consente di viaggiare nel tempo, lo spettatore e la storia si collocheranno nel presente. Abbiamo incontrato il Regista Tony Paganelli per conoscerlo più da vicino e così abbiamo scoperto ulteriori particolari di questo interessante opera artistica.
Tony Paganelli, ci parli della sua visione artistica e le sensazioni che prova prima di iniziare le riprese della serie “la pietra della veggenza”
Sono nato a Torino ma da tredici anni vivo e lavoro Roma, dove mi sono trasferito per esigenze lavorative perché il vero cinema, volente o nolente, si fa comunque a Roma. A questo progetto ci sto lavorando da quattro anni e finalmente entro breve inizieranno le riprese che si protrarranno dal 26 agosto al 10 di settembre. Di questo devo ringraziare soprattutto lo sponsor principale che ha deciso di finanziare il progetto, la AssoE20 Produzioni di Lanciano. Sono veramente contento perché è una serie dove saranno affrontate le vicende di uno storico passato (relativo al medioevo del 1300) che poi saranno catapultate nel presente. Ritengo che tutta la vicenda storica contenga i giusti ingredienti per interessare il grande pubblico. Nel cast di attori c’è Germano Di Renzo , Roberto Siepi, Antonella Ponziani, Gianluca Magni, Gabriele Felici, Francesco Paoletti e Serena Severini , tutti attori di grande valore, che grazie alla loro professionalità contribuiscono ad arricchire la storia..
L’intera serie della “pietra della veggenza” sarà indirizzata ad una emittente in particolare?
Il nostro è un lavoro di qualità con puntate standard da 52 minuti in otto puntate in grado di interessare le grandi piattaforme streaming, perché normalmente il genere del gotico thriller è ben gradito. Contiamo di finire tutto in un breve periodo, prima che inizi il maltempo e poi aspetteremo il giudizio del pubblico per capire se il lavoro è stato apprezzato. Le scene principali le gireremo in Abruzzo ed in alcuni castelli sparsi per l’Italia, perché l’ambientazione storica è sempre molto importante. Tutta la parte moderna che riguarda il presente, la gireremo in Abruzzo tra Lanciano, Fossaceglie, Pescara e Vasto
Qual è il genere di film che preferisce scrivere?
Io negli anni ho scritto tanti film thriller e lo si può vedere dalla mia filmografia. Il mio sogno è sempre stato quello di girare un film in costumi d’epoca, pertanto con “la pietra della veggenza” sono riuscito finalmente ad esaudire anche questo mio desiderio. Sono due i periodi storici che mi hanno sempre affascinato, quelli relativi alle vicende dei Cavalieri Templari e il periodo storico che si riferisce all’antica Roma. Il mio sogno sarebbe stato quello di rappresentare un qualcosa di simile al gladiatore, ma trasportare in scena qualcosa del genere, oggi, farebbe lievitare dei costi proibitivi, pertanto ho indirizzato il mio obiettivo verso qualcosa di più fattibile e cioè i Cavalieri Templari, dividendo passato e presente come una relazione tra Pagani e Cristiani.
Gli attori sono stati scelti in relazione alle caratteristiche di ognuno, oppure in base alla loro capacità di recitare?
Sicuramente le caratteristiche di ogni attore devono essere adeguate allo trama della sceneggiatura, e nel cast, sono tutti attori “mestieranti” di grande valore. Il volto nel cinema è importantissimo, ma dietro ci deve essere soprattutto una grande preparazione. Ci sono attori che possono coprire qualsiasi tipo di ruolo e ce ne sono altri che possono essere impiegati solo in alcune parti. Faccio qualche esempio: l’attore Gabriele Felici ha sicuramente la capacità di interpretare un personaggio storico del 1300 in quanto ha una voce importante e una impostazione molto austera che ricalca molto quel periodo storico. Francesco Paoletti anche lui dotato di una voce ben impostata, ha tutte le caratteristiche per interpretare il vichingo pagano che rappresenta. Nonostante sia italiano al 100% sembra un personaggio irlandese o inglese con i suoi capelli a trecce e gli occhi azzurri. Anche Gianluca Magni ha un volto adatto e anche lui rappresenterà un personaggio storico molto importante. Sono più di tre mesi che il cast di attori di “la pietra della veggenza” si sta addestrando ai duelli con la spada medioevale, con i cavalli e con le armature addosso. Un lavoro molto lungo perché saranno rappresentati molti duelli e gli attori li sto preparando a recitare senza controfigure. Saranno loro in prima persona ad interpretare questi combattimenti e ad usare i cavalli in determinate condizioni. Vedo che nella troupe c’è molto entusiasmo e quando c’è negli attori questa voglia di fare, il lavoro riesce sempre molto bene. Sono convinto che questa nuova esperienza potrà elevare i nostri attori ad un alto livello di recitazione. A mio parere nel nostro cinema, se ne fanno pochi di ruoli storici di questo genere, pertanto siamo meno preparati per queste evenienze, qui in Italia si predilige piuttosto interpretare ruoli sul drammatico, sulla commedia o sul classico
Ha già in mente prossimi progetti futuri?
Se questo lavoro sarà apprezzato da parte del pubblico, mi piacerebbe nel mio prossimo progetto trattare di pirati, con una scrittura più moderna rispetto a quel genere di film che si facevano negli anni 70. Rispetto al passato in cui ti premiavano i grandi produttori, oggi è soprattutto il pubblico che ti valuta in positivo o in negativo. Oggi i grandi produttori di un tempo non ci sono più ma esistono altri grandi imprenditori che sono molto meno competenti rispetto ad un Dino De Laurentis, a Mario Cecchi Gori, a Luciano Salce, grandi personaggi che hanno fatto la storia del nostro cinema. Tutto questo senza nulla togliere agli imprenditori moderni, ma io mi ritengo ancora della vecchia scuola, un innamorato nostalgico che considera ancora il cinema alla stregua di una pellicola effettuata con lavoro artigianale.
Grazie e un grande in bocca al lupo, Tony Paganelli.
Rino R. Sortino
Bellissimo articolo. Complimenti Rino, sempre più bravo!