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Gianni Saija: una vita dedicata allo spettacolo


Donatella Rettore consegna il telegatto a Gianni Saija

 

Gianni Saija, siciliano della provincia di Messina, è un uomo di spettacolo da tanti anni sulle scene.  Nacque come cantante nel 1984, poi dopo una lunga gavetta, vinse  il telegatto consegnato dalla nota cantante Donatella Rettore e da quel momento  la sua carriera ebbe una svolta. Le sue differenti doti   gli hanno consentito  di essere impiegato di volta in volta anche come coreografo di moda, presentatore, e organizzatore di eventi speciali in tv.  Tra i suoi incarichi di prestigio c’è  anche quello della Direzione al Palco di Sanremo. Nell’arco della sua carriera  Gianni Saija, ha avuto  la fortuna di incontrare personaggi del calibro di  Corrado, Pippo Baudo, Daniele Piombi, Mike Buongiorno ed ognuno di loro si è rivelato prodigo di consigli nei suoi confronti.  Oggi dopo tanti anni di esperienza, Gianni Saija può essere considerato   un artista poliedrico  e lo conferma conducendo  con successo il talent da lui prodotto “ The best of talent”. In questa trasmissione offre la possibilità a chi lo desidera di potersi esibire,  non solo ai giovani talenti, ma anche a persone più adulte in grado di cantare, ballare, recitare e anche sfilare in passerella.

Buongiorno Gianni Saija parlaci di questo tuo nuovo progetto televisivo che va in onda su Gold tv

Il programma televisivo  “The best of the talent”, lo provai per la prima volta  tre anni fa ed in seguito è diventato qualcosa di veramente importante. Gli artisti dopo aver partecipato  alla puntata  ne rimangono soddisfatti in quanto  trovano subito un riscontro positivo dalla loro partecipazione. Dal  momento che andiamo in onda in tutta Italia,  “The best of the talent”, rappresenta un valido trampolino di lancio per le loro carriere. Sono al corrente che  alcuni ricevono contratti ed altri stanno già lavorando e a tale scopo spesso,  mi chiamano  anche dei produttori. Diciamo che è una vetrina molto importante  e tutti noi cerchiamo di portarla avanti con impegno. Io ho ormai accumulato quaranta anni di esperienze in  campo artistico, così cerco sempre di consigliare  al meglio gli artisti.  Coloro che si esibiscono  nel programma sono tutti adeguatamente  preparati e consigliati da me sulle canzoni da proporre con un testo che deve  adeguarsi alla loro voce.  Uno dei partecipanti, quello vestito da poliziotto è stato preso da Zelig,  la nota trasmissione e a gennaio debutterà  a Canale Cinque. Di questo ne vado orgoglioso  ed è la conferma  che  questo programma è impostato  bene e se le persone vengono da tutta Italia,  ci sarà un motivo di questo loro interesse.

Ci puoi ricordare qualche episodio in particolare che ha segnato la tua vita artistica?

Ricordo quando  a Boario Terme al festival dei cantanti emergenti  di Canale Cinque, io  come giovane venni abbinato ad un big  così mi ritrovai con il grande Claudio Villa buonanima.  Questi nei giorni di preparazione al  festival,  si dimostrò prodigo  di consigli  nei miei confronti e  non smetteva di  incoraggiarmi.  Passai una  settimana  con lui, poi  dopo aver  cantato, la giuria  costituita sia da discografici, che da  grandi produttori di Canale Cinque e Mediaset, mi  dettero il premio del Telegatto.  Quello è stato per me il momento della svolta, perché grazie alla mia partecipazione a Canale cinque, con una tale   visibilità, riuscii ad  avere tante richieste  per serate e ospitate. Quello era il periodo degli anni ottanta, dove ancora non c’erano i cellulari e i mezzi che ci sono oggi, pertanto non era semplice avere dei  contatti.

Tra i tanti personaggi importanti che hai incontrato, qual è quello  che ricordi con maggior simpatia?

Ricordo con piacere Daniele Piombi che mi impartiva lezioni di dizione, inoltre mi insegnava  come gestire il microfono sul palco e fare la scaletta di un programma. Un giorno mi disse: tu non devi lavorare per gli altri, devi cercare di fare da te, io invece non lo ascoltai e continuai a lavorare per gli altri, ma in questo modo  non riuscivo  mai ad avere dei riscontri a livello artistico.   Ormai ho deciso di tagliare tutte le collaborazioni e proseguire per la mia strada, quella di artista perché è quella che ritengo di saper  fare..

Tra i ragazzi che ospiti nel tuo programma ce n’è qualcuno/a che ritieni abbia delle qualità particolari?

C’è una ragazza che si chiama Ary music che conosco da quando aveva 12 anni e mezzo e adesso ne ha due in più. Questa ragazzina per me è il futuro, è la nuova Pausini che sta crescendo ed  anche nella vita privata è encomiabile, aiuta il padre, fa le fatture, va a scuola, studia e scrive le sue canzoni. Ha una voce delicata però ci mette un amore talmente intenso quando canta che riesce lei stessa  a modulare la sua voce e così si  gestisce da sola.  Ary  inoltre riesce a far bene anche l’influencer perché vende prodotti per la scuola ed è brava  anche come intrattenitrice. Il suo papà dopo aver raccolto molte delusioni in giro,  ha visto con quanto interesse seguo sua figlia,  così entro breve la porterò al programma dei “fatti vostri”,  però  dal momento che è ancora piccola, non può ancora firmare contratti.  Questo è l’unico problema che abbiamo, perché anche a  “Striscia la notizia” io l’avevo proposta, come inviata.

Gianni parlaci della nuova  canzone che hai inciso recentemente

Un amico di Napoli qualche tempo fa mi propose un pezzo musicale adeguato per me ed  io l’ho apprezzato, così dopo 25 anni sono tornato in sala di incisione ed ho fatto questa canzone  che  pare stia piacendo al pubblico che mi segue. Lo dimostrano i tanti  consensi e complimenti che io e l’autore stiamo ricevendo. L’incisione di questa canzone mi ha fatto ritornare al passato, agli anni 70 e 80,  quando si incideva nei vinili in sala di incisione.

Ritieni che oggi sia più difficile arrivare al successo rispetto al passato?

Un tempo più si vendevano dischi e più il cantante aveva successo. Con mille lire ti compravi un disco di 45 giri dove c’erano due canzoni nel lato A e lato B. Oggi la discografia è fallita e non si vendono più dischi per cui  tutto è programmato nel fare le visualizzazioni. Bisogna scriversi a quella certa piattaforma, ma ci sono anche dei trucchi, qualcuno ti può dire: guarda che la tua visualizzazione può passare da 12.000  a 100.000, ma tutto questo ha un costo. Praticamente si possono comprare i consensi di chi neanche sente la canzone e a me questo discorso, non piace assolutamente.

Hai portato anche delle novità nel programma, ce ne puoi parlare?

E’ l’esperienza che mi fa entrare bene in sintonia con le persone e giocare con la gente. Ho creato un nuovo modo di lottare contro l’assurda violenza sulla donna.  Perché le donne per esprimere la loro indignazione devono indossare tutto rosso, con scarpe rosse, vestito rosso, che significato gli vogliamo dare, di allarme? Il rosso è fuoco mentre il verde è speranza, allora perché non creiamo qualcosa con questo colore, con la speranza che la violenza finisca? Dal momento che  è stato ben  recepito dalle donne  questo mio consiglio,  presto organizzeremo una sfilata in abito verde contro la violenza sulla donna. Inoltre nel programma ho anche creato  il festival della donna favolosa, la donna che lavora, che fa la mamma, che fa la nonna, che fa solidarietà, che fa l’artista e si piace. Ho una grande richiesta in tal senso, ma non le posso portare tutte insieme le donne in trasmissione, così a turno ne proporrò  due per puntata.

Grazie e buona fortuna Gianni Saija

 

Rino R. Sortino

 


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