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Sabato 25 febbraio sarà di scena “La Compagnia Liricando sotto le stelle”


Al Circolo Cittadino di Latina presenterà  lo spettacolo “Canto le parole taciute”

 

La Compagnia “Liricando sotto le stelle” ritorna in scena al Circolo Cittadino di Latina sabato 25 febbraio  ore 18:00 sotto la Direzione Artistica di Sabrina Fardello. Lo spettacolo sarà  promosso dall’Associazione Provinciale di Latina, ANILDD, presidente Anna Guerrisi, con un tema importantissimo: “L’Inclusione dei ragazzi speciali”. Gli attori speciali dell’Accademia AMA, reciteranno e balleranno,  portando  in scena alcune sequenze teatrali. Contributo associativo:  10 euro

L’attrice e Regista Donatella Cotesta  interverrà con un monologo sulla disabilità. Sarà presente  come ospite d’onore, il Maestro Marco Onorato che delizierà  il pubblico con il suo Sax e presenterà una sorpresa.

Conduce la serata, il carismatico Pio Maria Franco. A fine serata sarà offerto un brindisi da parte  dalla Cantina Casale del Giglio.

La soprano Sabrina Fardello presenterà delle canzoni classiche napoletane, accompagnata al piano dal M° Nicola Franco

La Direttrice artistica Sabrina Fardello ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:

“E’ sempre mia intenzione impegnarmi  per il sociale e questa volta lavoro per l’inclusione e per la diversità. Lo scopo del mio spettacolo è far capire che esiste anche un dopo scuola, dove i ragazzi speciali possono fare teatro e ballare ed in questo modo sentirsi sempre più a loro agio e parte attiva di questa società. Lo spettacolo che presenteremo  sarà simile a quello che ho fatto qualche tempo fa a San Francesco, solo che  gli inframezzi teatrali saranno a cura di questi ragazzi. Il termine inclusione è un termine molto utilizzato  nelle  scuole, dove i ragazzi speciali  sono accolti a partecipare allo sport e a condividere la vita sociale e scolastica  insieme agli altri.

A proposito della frase, “canto le parole taciute”, mi viene in mente a questo proposito, il vero significato del testo Dicitancello vujje, dove l’ innamorato non riusciva a parlare e quindi si esprimeva cantando. Dicitancello vujje  può essere considerato  alla stregua  di un corteggiamento musicale. Quindi le parole che non si riescono a dire, si possono esprimere  attraverso il canto e attraverso l’arte”.

Grazie Sabrina Fardello

 

Rino R. Sortino

 

 


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